Oggi, 12 novembre, la Guardia di Finanza delle città di Lodi e Verona, con il supporto del Gico di Catanzaro, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto individui affiliati a una organizzazione mafiosa di matrice calabrese, legata alla cosca Arena-Nicoscia. Gli arresti sono stati disposti dal tribunale di Milano e fanno parte di un’indagine che ha svelato infiltrazioni criminali nei cantieri ferroviari italiani, con particolare riferimento agli appalti pubblici per la manutenzione delle linee ferroviarie e metropolitane.
Le indagini hanno rivelato che i membri della cosca, da anni attiva nelle province di Lodi e Verona, gestivano numerose società fittizie che emettevano fatture false per operazioni inesistenti. Queste pratiche illecite mascheravano il lavoro nei cantieri ferroviari, eludendo le normative sugli appalti pubblici. In particolare il gruppo criminale sfruttava manodopera "fantasma" e distacchi fittizi di dipendenti, aggirando le leggi e commettendo reati fiscali come l'evasione delle imposte e il riciclaggio dei guadagni illeciti.
Tra le imputazioni più gravi gli arrestati sono accusati di aver utilizzato in modo fraudolento fondi europei del Fesr, per oltre 1 milione di Euro, destinandoli a pagamenti illegittimi e a una gestione fraudolenta delle loro aziende. Le forze dell'ordine durante le operazioni di perquisizione hanno sequestrato beni per un valore di circa 2,5 milioni di Euro, tra cui conti correnti, quote societarie, proprietà immobiliari e veicoli, ritenuti provenienti dalle attività criminose della cosca.