Autostrada del Brennero continua a scommettere sull’innovazione tecnologica come strumento per incrementare al contempo sicurezza, efficienza del servizio e sostenibilità ambientale. Lo fa dotandosi di una flotta di sei droni, che verrà ulteriormente arricchita e formando 24 dei propri collaboratori al loro utilizzo per l’ispezione dell’infrastruttura ed in prospettiva anche per la gestione della mobilità. Lo fa anche puntando,ancora, sulla ricerca a livello europeo: è di pochi giorni fa infatti l’adesione della Società al progetto europeo “Scale”, che punta a sviluppare ulteriormente tecnologia ed applicazioni di guida connessa.
I droni
Nell’ottica di incrementare ulteriormente il livello di monitoraggio dell’infrastruttura autostradale e delle sue opere d’arte, la società ha deciso ad ampliare le competenze di 24 propri collaboratori offrendo loro un percorso di abilitazione alla conduzione di droni perla categoria Open e Specific. Nel frattempo la società ha acquisito una flotta di sei droni, di varia tipologia, che verrà in seguito implementata. Grazie a questo discreto occhio elettronico sarà possibile ispezionare ponti, senza impattare sul traffico, viadotti ed altre opere d’arte anche nei punti più remoti ed inaccessibili, controllarne lo stato di salute come condurre rilievi topografici e monitorare la stabilità dei versanti. Due i training che si sono già svolti nelle scorse settimane, uno sul ponte sul Po e l’altro sul viadotto di Colle Isarco: le opere d’arte sono state ispezionate attraverso i droni recuperando preziose informazioni sulle loro condizioni. Sarà possibile anche, in prospettiva, utilizzare i Sistemi aeromobili a
pilotaggio remoto per giungere rapidamente sul luogo di un incidente e supportare i rilievi. Oppure monitorare l’andamento dei flussi veicolari, raccogliendo, perché no, sempre in prospettiva, dati utili a gestire in maniera più razionale i flussi di traffico.