Il segretario generale Salvatore Pellecchia (Fit-Cisl) comunica in una nota che: “Oggi a Piacenza si è riunito il direttivo provinciale per approfondire i contenuti dei contratti collettivi di lavoro rinnovati e quelli in fase di rinnovo e sui temi di attualità sindacale. Tra questi, nell’ambito dei lavori, sono emerse segnalazioni da parte di lavoratori che ogni giorno, durante lo svolgimento del proprio servizio, subiscono sistematicamente aggressioni verbali e fisiche. Una problematica che, nostro malgrado, riguarda il trasporto ferroviario, il trasporto pubblico locale, coinvolgendo anche il personale di terra degli aeroporti. Un fenomeno che sta procedendo ad un ritmo quotidiano insostenibile e inaccettabile, le persone hanno diritto a tornare a casa dal posto di lavoro sane e salve e non continuare a subire questi atti di violenza gravissimi. Questa fase è particolarmente critica perché le persone, oltre a subire gli effetti delle fragilità e ritardi di sistema delle varie modalità di trasporto, subiscono anche gli effetti di condizioni climatiche avverse viste le alte temperature, scaricando il proprio disagio sulla prima persona in divisa che incontrano, i lavoratori di front-line, generando aggressività esagerata che sfocia in comportamenti violenti ed episodi ‘collettivi’ particolarmente pericolosi, come verificatosi di recente”: è quanto ha affermato il sindacalista della federazione dei trasporti cislina a margine della riunione del direttivo del presidio Fit-Cisl di Piacenza.
“La misura è ormai colma e bisogna agire concretamente per interrompere questa inarrestabile spirale di aggressività nei confronti di persone che, anche in condizioni difficili, si spendono in prima persona per offrire a chi viaggia un servizio di qualità. Confidiamo in una rapida convocazione da parte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, da cui ci aspettiamo l’emanazione di provvedimenti concludenti e mirati a prevenire aggressioni e favorire comportamenti rispettosi nei confronti delle persone che lavorano, definendo le strategie e gli interventi più opportuni atti a contrastare questo fenomeno fino alla sua completa eliminazione” conclude Pellecchia.