Aumentano di oltre il +15% le vendite di carburante nel settore aereo, cresce del +6% quella nel trasporto marittimo. Si tratta di incrementi che però si limitano a compensare una generalizzata diminuzione delle vendite dei prodotti petroliferi, che a giugno 2024 hanno fatto segnare un -1,4%. Una performance che segna una riduzione pari a 63.000 tonnellate rispetto al volume di vendite registrato nello stesso mese del 2023.
È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio condotto dall'Unione energie per la mobilità (Unem), l'associazione di categoria che tutela gli interessi delle società energetiche presieduta da Giovanni Murano e diretta da Marina Barbanti.
A giugno i dati delle vendite vedono la decisa flessione del gasolio (-110.000 tonnellate) dovuta al rallentamento del trasporto pesante, ed in parte della benzina (-34.000 tonnellate). In controtendenza il jet fuel (+64.000 tonnellate) ed il bunker (+15.000 tonnellate) per via dell'allungamento delle rotte dovute alle difficoltà di transito nel Mar Rosso.
"Rispetto al periodo pre-pandemico la benzina evidenzia comunque un progresso di quasi il +9%, mentre il gasolio un leggero calo (-2,3%). Il consolidato dei primi sei mesi 2024 mostra un incremento delle vendite del +2,2% verso lo stesso periodo del 2023, nonostante l'azzeramento dei consumi di olio combustibile per la termoelettrica e la contrazione dei prodotti per la petrolchimica (-6% rispetto allo stesso periodo del 2023)", spiegano da Unem.