Il meccanismo di indennizzi in caso di treni ritardati e cancellati non rispetterebbe le linee guida. Con questa motivazione l'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha avviato un "procedimento sanzionatorio" (delibera 101/24) contro la compagnia di trasporto ferroviario Trenord, che gestisce il trasporto di passeggeri su rotaia nella Regione Lombardia. La società rischia una multa che può arrivare fino al 10% del fatturato.
"Trenord darà la massima disponibilità ad Art nell’interlocuzione finalizzata ad approfondire il tema relativo alle modalità di riconoscimento degli indennizzi ai titolari di abbonamenti integrati, approfondimento che costituisce l’oggetto del procedimento avviato dall’Autorità", si legge in una nota della compagnia ferroviaria. Tutto nasce da un ricorso presentato nel 2023 da un pendolare della linea Milano-Tirano a cui Trenord non aveva riconosciuto il ristoro.
I rappresentanti regionali dei viaggiatori (Franco Aggio, Manuel Carati, Giorgio Dahò, Andrea Mazzucotelli, Francesco Ninno) hanno spiegato che: Art contesta "a Trenord l’utilizzo di un criterio di elaborazione del valore dell’indennizzo 'sulla base dell’andamento della totalità delle direttrici", anziché la performance della linea indicata dal viaggiatore. E così "l’indennizzo sarebbe riconosciuto soltanto se l’andamento della totalità delle direttrici superasse la soglia prevista del 10%, situazione di fatto statisticamente improbabile".