La ricarica veloce ed ultraveloce dell'auto elettrica non degrada le batterie. È quanto emerge da un report pubblicato da una start-up statunitense che offre servizi di monitoraggio per gli accumulatori di energia dei veicoli, consentendo agli automobilisti di tenere sotto controllo lo stato di usura della batteria ed il suo valore futuro.
Lo studio ha messo in evidenza come le ricariche, siano esse lente o veloci, non incidono in modo diverso sull'accumulatore. Secondo l'azienda Recurrent, le differenze nel degrado dell'autonomia sono trascurabili, quindi la ricarica rapida non ha l'effetto negativo che ci si aspetterebbe".
"L'autonomia della batteria del veicolo cambia a seconda delle diverse condizioni meteorologiche e dell’invecchiamento dell’auto". Ma "la batteria di un veicolo elettrico non si consuma come quella di uno smartphone", ha spiegato Scott Case, amministratore delegato della startup statunitense.
L'analisi si basa sui dati raccolti da oltre 13.000 veicoli Tesla negli Stati Uniti: 344 vetture erano collegate in modalità fast per oltre il 70% del tempo di ricarica, mentre le restanti 13.059 auto per meno del 30% del tempo. Rispetto a tale situazione è stato analizzato l'impatto del rifornimento di elettricità sull'autonomia delle batterie, considerando la frequenza delle sessioni di rifornimento soltanto con sistema fast.