Trattativa tesa a Genova sui costi extra previsti nel nuovo contratto fra operatori portuali ed autotrasportatori. Gli spedizionieri Spediporto e Fedespedi avevano chiesto di congelare per un mese l'ipotesi di pagare una tariffa pari a 120-180 Euro per ogni carico in entrata ed uscita dal porto del capoluogo ligure. Una richiesta definita "inaccettabile" dalle associazioni che tutelano gli interessi dei camionisti.
È "strumentale colpevolizzare il trasporto per aumenti di costo e potenziale perdita di competitività della piazza di Genova". Gli extra-costi "calcolati sui 26.000 chili di merce di un contenitore sono irrisori rispetto all'enorme crescita dei noli marittimi ai quali assistiamo da mesi e sui quali la filiera committente realizza i propri business senza curarsi minimamente del consumatore finale", denunciano le associazioni degli autotrasportatori Aliai, Anita, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Lega Cooperative, Trasportounito.
"I valori medi sulle rotte tra Cina ed Europa hanno superato i 6500 dollari per teu, quasi 1000 Euro in più della settimana precedente. L'altra rotta per l'Europa tra Shanghai e Rotterdam, mostra un aumento percentuale leggermente minore: +14%, superando anch'esso di poco la soglia dei 6000 dollari. Se consideriamo l'andamento annuale, la tariffa per Genova è aumentata del 213%". Confermata quindi la richiesta alle compagnie marittime, agli spedizionieri ed ai soggetti committenti della filiera di pagare una "congestion fee" su ogni viaggio per i bacini portuali di Genova Prà e Sampierdarena.