Il prefetto di Venezia, Darco Pellos, ha bloccato l'installazione di nuovi autovelox nei comuni di Noventa, Musile e Quarto, nella città metropolitana. Il motivo? Sono necessarie verifiche preliminari per avere la certezza che i nuovi dispositivi siano in linea con la normativa: i sistemi di telerilevamento della velocità devono essere non soltanto approvati ma anche omologati. Pena l'annullamento delle multe, il danno erariale ed un buco nelle casse del comune.
"Spero che l'istruttoria della Prefettura sia rapida, che siano fatti velocemente i controlli e ci venga data l'autorizzazione per installare il nuovo autovelox, perché nel punto in cui è previsto da noi quello nuovo ci sono stati incidenti mortali", è il commento del sindaco di Musile, Silvia Susanna.
Intanto, il prefetto spiega: "Non c'è alcun calo dell'attenzione alla sicurezza stradale, ma è fondamentale assicurare un'armonizzazione dei controlli. Inizieremo quindi un periodo di verifica dei dispositivi da installare e, contemporaneamente, faremo degli accertamenti anche su quelli già esistenti. Nel frattempo, comunque, potenzieremo i controlli con personale della polizia locale e forze dell'ordine con il telelaser".
"Ci sono dei punti -conclude Pellos- in cui si fanno più multe, ma i numeri ci dicono che erano necessari. Un esempio? gli autovelox sul Ponte della Libertà a Venezia: prima che venissero installati le statistiche parlavano di 5 o 6 incidenti mortali all'anno in quei tre chilometri di strada tra terraferma e laguna, adesso sono a zero".