Una giornata memorabile per l’Automotoclub storico italiano (Asi), per i cultori dell’automobile e per il settore del motorismo storico. Ieri giovedì 30 maggio, in vista delle celebrazioni per la Festa nazionale del 2 giugno, il Quirinale ha ospitato la consegna ufficiale dei certificati di identità e delle targhe oro ASI alle quattro Lancia Flaminia presidenziali che dal 1961 servono i capi di Stato italiani, diventando esse stesse un simbolo del Paese. Simbolo di eleganza, di stile e del “saper fare” che da secoli contraddistingue l’Italia in tutto il mondo: dall’arte all’alta moda, dall’artigianato all’architettura, fino ad arrivare al settore motoristico nel quale, sin dalle origini, il Belpaese ha svolto un ruolo di assoluto rilievo.
In questa circostanza è stato rimarcato il ruolo del motorismo storico come importante asset identitario per l’Italia, settore che va tutelato e promosso nel migliore dei modi. È una delle eccellenze per le quali il Paese è famoso in tutto il mondo e che attrae tantissimi appassionati stranieri. È un grande volano di cultura, di turismo e di occupazione. In quest’ottica, quindi, continuare a veder sfilare pubblicamente auto straordinarie come le Lancia Flaminia presidenziali non può che alimentare il nostro orgoglio ed aumentare il valore simbolico dell’intero settore.
La Flaminia presidenziale è figlia del modello presentato nel 1957 al Salone di Ginevra come ammiraglia di alta classe di casa Lancia. Nel 1961, la carrozzeria Pininfarina realizzò la prima versione presidenziale a passo lungo, denominata “335”, utilizzata per la prima volta dal presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della regina Elisabetta II d’Inghilterra. Nei mesi successivi ne vennero realizzati atri tre esemplari, battezzati con gli stessi nomi dei cavalli delle scuderie del Quirinale.
Sono auto che il mondo ci invidia e che hanno tenuto alto l’onore del motorismo italiano in occasione delle visite di capi di Stato come John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle. La "Belfiore" e la "Belvedere" sono sempre a disposizione del Quirinale per le parate ufficiali, mentre la "Belsito" e la "Belmonte" sono conservate ed esposte al Museo storico della motorizzazione militare di Roma e al Museo nazionale dell’automobile di Torino. Per la prima volta da molti anni a questa parte sono state riunite nella capitale per i festeggiamenti del prossimo 2 giugno.