In calo del -3,2% su base annua il settore del trasporto ferroviario merci nei porti italiani. Si tratta di un dato medio riferito al 2023 e che segna un decremento rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dall'analisi di Fermerci, l’associazione di sistema che rappresenta tutti gli attori del settore logistico ferroviario: compagnie, terminalisti, operatori multimodali e dell'ultimo miglio, costruttori e centri di formazione.
Si tratta di una performance su cui hanno influito negativamente le tensioni geopolitiche internazionali che hanno limitato il traffico dei treni cargo in quasi tutti gli scali nazionali. Tuttavia, le interruzioni ferroviarie programmate nel 2024 per eseguire importanti lavori infrastrutturali finanziati tramite il Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr) alimentano l'incertezza e la preoccupazione nel settore anche per l'anno in corso.
"Nel 2024 le interruzioni pianificate comporteranno una riduzione fino al -60% della capacità ferroviaria del trasporto-merci italiano. Nonostante la rimodulazione delle interruzioni pianificate nei mesi da luglio a settembre 2024 per consentire il potenziamento del nodo ferroviario di Genova, annunciata di recente dal gestore dell’infrastruttura, la situazione resta critica per il territorio e la portualità del Nord-Ovest del Paese", ha spiegato Giuseppe Rizzi, direttore di Fermerci.