La Camera dei deputati ha approvato ieri sera il testo della legge quadro in materia di interporti. Questo il risultato del voto: 125 favorevoli, 79 contrari e 3 astenuti. A 34 anni dalla promulgazione della Legge 240 del 1990, il Parlamento riforma il settore del trasporto merci via mare ed in favore dell’intermodalità, in un periodo in cui la logistica internazionale è stata protagonista di profondi mutamenti, con la creazione dei corridoi europei Ten-T.
"Per me un onore annunciare l’approvazione alla Camera del testo di legge a prima firma Rotelli Mauro di riforma di una norma quadro degli inteporti. Un testo che andrà migliorato probabilmente ma che è frutto del lavoro di anni di una associazione che all’unanimità ha approvato un testo preso a modello dal disegno di legge", dichiara Matteo Gasparato, presidente dell'Unione interporti riuniti (Uir) e di Federtrasporto Confindustria.
Tutt'altro che felice il senatore Raffaella Paita (Italia Viva): "Questa legge non serve a nulla. Sembra una norma dirigista degli anni Novanta e certifica il fallimento della coppia Salvini-Rixi al ministero dei Trasporti ed uno degli ennesimi capitoli di scontro fra FdI e Lega. Mentre la riforma portuale pare inabissata, si continua a procedere senza un ragionamento di sistema e con leggi di settore che non hanno alcuna rilevanza se non ad incentivare una tendenza corporativa".