Presentato in questi giorni il progetto per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Venezia-Mestre. Si tratta di un'opera che, costruita come un ponte, consentirà lo scavalco dei binari e permetterà così di unire Mestre a Marghera con un doppio accesso. Rete ferroviaria italiana (Rfi), azienda del Gruppo Fs che gestisce le infrastrutture, investirà complessivamente 100 milioni di Euro, fra lavori di ampliamento e di restyling.
"Sviluppiamo uno snodo fondamentale del network dei trasporti ferroviari, tra le prime 10 d'Italia, con 500 treni al giorno e la previsione di un aumento del +35% di passeggeri entro il 2030, quando saranno 21 milioni". Con la nuova stazione sarà possibile accogliere meglio i passeggeri, ricucire due aree urbane, migliorare l'accessibilità e potenziare l'intermodalità", ha spiegato Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale Rfi.
Secondo le stime progettuali il nuovo hub-ferroviario per la mobilità veneziana arriverà a gestire fino a 21 milioni di passeggeri l’anno entro il 2030, tra i quali ci sarebbero circa 3 milioni di turisti. Si tratta di un'importante infrastruttura che consentirà anche di rimettere in connessione l'area urbana oggi tagliata a metà dalla ferrovia.
Il progetto prevede due lotti funzionali. Il primo è l'opera di scavalco: posta a 9 metri di altezza sopra i binari, larga 31 metri e lunga 100, ospiterà una pista ciclopedonale, una fascia per il servizio ferroviario e, al centro, locali e biglietteria. Il secondo lotto è costituito dal fabbricato vero e proprio della stazione, articolato su tre livelli; a sua volta avrà una copertura con verde, terrazzo praticabile ed attività ristorative.