Presidio dei sindacati e dei lavoratori del settore del Trasporto pubblico locale (Tpl) davanti a Palazzo Cesaroni, Perugia. Poi sono entrati in aula a seguire i lavori dell’assemblea legislativa della Regione Umbria. Duro l'attacco contro l’assessore ai Trasporti, Enrico Melasecche. Indice puntato contro il possibile licenziamento di alcuni dipendenti, ed in aula si è acceso dibattito politico.
"L'assessore è uscito allo scoperto, confermando quello che come organizzazioni sindacali diciamo da tempo: la nuova gara su quattro lotti per il trasporto pubblico locale dell’Umbria potrà causare un taglio dell’attuale personale. Ha parlato di 50-100 lavoratori che, se non dovessero servire, saranno sacrificati, per non continuare ad indebitare la Regione", affermano in una nota le sigle Filt-Cgil e Faisa Cisal dell’Umbria.
Oggi si è tenuto il settimo sciopero regionale di settore contro l’ipotesi di "spezzatino" del Tpl. L’assessore Melasecche ha risposto alle interrogazioni dei consiglieri di minoranza e "ha chiaramente fatto intendere che gli esuberi di personale ci saranno, così come la riduzione del numero di autobus in circolazione", hanno concluso i sindacati, che denunciano l'assenza di "ascolto da parte della Regione".