Gli Stati Uniti nel 2023 hanno ridotto le emissioni di gas serra dell'1,9% rispetto all'anno precedente. È quanto emerge da un'analisi del centro di ricerca Rhodium Group. Un calo apprezzabile per quello che è il secondo più grande Paese per emissioni al mondo, ma non sufficiente per raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi sulla tutela del clima. Per il momento, il calo dal 2005 è del 17,2%.
Il decremento è "un passo nella giusta direzione. Ma la scadenza dell'obiettivo climatico degli Stati Uniti per il 2030, previsto dall'accordo di Parigi, di una riduzione del 50-52% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2005, si sta avvicinando rapidamente ed il raggiungimento di questo obiettivo appare sempre più difficile senza una nuova spinta politica" hanno spiegato dal gruppo.
Washington si era infatti impegnato a dimezzare le proprie emissioni rispetto ai livelli del 2005. Tuttavia, per raggiungere questo traguardo il calo dell'1,9% "deve essere più che triplicato, e poi mantenuto a quel livello ogni anno dal 2024 al 2030", si legge nel rapporto. La riduzione delle emissioni nel 2023, rispetto al 2022, è dovuta in particolare al calo della produzione di elettricità derivante da fonti fossili come il carbone, gradualmente sostituita da centrali a gas e da energie rinnovabili.