L'associazione Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) vuole vederci chiaro sull'obbligo disposto da Trenitalia, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, di effettuare il check-in prima di salire sui convogli, che "sta creando non pochi disagi tra gli utenti". Ha perciò presentato nelle scorse ore un'istanza d’accesso agli atti.
Il Codacons ha chiesto "di prendere visione ed estrarre copia, anche come accesso informale entro cinque giorni, di tutti gli atti e verbali inerenti gli atti di licenziamento dei controllori, nonché degli atti istruttori che hanno determinato l’obbligatorietà dei check-in per i treni regionali, nonché i provvedimenti autorizzatori e di consenso di Art e del ministero dei Trasporti e di ogni altro atto istruttorio utilizzato per poter determinare l’obbligatorietà in contestazione".
Insomma, il Codacons si è rivolto anche al ministero delle Infrastrutture e dei traporti (Mit) e all’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), volta ad ottenere tutti i documenti relativi alla nuova disposizione. Il sospetto dell’associazione è che il nuovo obbligo in capo ai fruitori dei treni regionali risponda alla possibile esigenza della società ferroviaria di tagliare le spese relative al servizio di controllo dei titoli di viaggio a bordo dei vagoni.