La riduzione del consumo di combustibili fossili è troppo lenta rispetto al tabellino di marcia previsto dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico. È quanto emerso nel corso della conferenza sul clima "Cop 28" di Dubai, durante cui si sono registrate molte perplessità riguardo l'impegno concreto dei numerosi Paesi che hanno sottoscritto il documento per salvare il pianeta Terra. Tuttavia, il boom di vendite di veicoli elettrici fa ben sperare.
"Il punto di svolta è stato il sostegno politico alla transizione del settore automotive all’elettrificazione, il che ha ridotto in modo sostanziale la domanda di petrolio da parte del settore dei trasporti, che è stato il motore principale della crescita della domanda globale di petrolio", ha spiegato Apostolos Petropoulos, esperto dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea, International Energy Agency).
Secondo l’agenzia, il consumo mondiale di petrolio raggiungerà il suo apice alla fine di questo decennio, sfiorando i 103 milioni di barili al giorno. Una performance migliore rispetto a quanto preventivato nel 2017, quanto la Iea stimava un picco di 105 milioni di barili giornalieri nel 2040. Un aspetto positivo a cui sta contribuendo la crescente flotta di veicoli elettrici in tutto il mondo, con la domanda globale di vetture a batteria in costante aumento.