Il 21 novembre si è tenuta, presso il Tribunale di Milano, l’ultima di una lunga serie di udienze, che chiude un primo capitolo nella dolorosa vicenda del deragliamento di Pioltello, avvenuto nel gennaio del 2018. In questa serie di udienze sono stati sentiti diversi pendolari che si trovavano sul treno, dirigenti e tecnici di Rfi, ed i testi delle varie difese.
“Con l’anno nuovo si apre una nuova fase del procedimento –dichiara Davide Zanon, segretario regionale di Codici Lombardia–, in cui verranno ascoltati i diversi periti. Questa fase sarà cruciale per comprendere e definire le responsabilità nell’accaduto, che, ricordiamo, ha portato alla morte di tre persone ed al ferimento di decine e decine di persone”.
Nel corso di queste udienze è stato appurato che a causare l’incidente non furono il capotreno, il macchinista o il treno, ma la rottura di un giunto dei binari, difettoso da mesi.
“L’Associazione Codici –dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici– ha presenziato alle udienze tenutesi fino ad oggi, portando la testimonianza dei suoi assistiti. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in questa vicenda dolorosissima. Una tragedia che sarà impossibile dimenticare”.
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