L'effettuazione di una fermata straordinaria non è un evento eccezionale e rientra nelle dinamiche dell’esercizio ferroviario. Negli ultimi sei mesi, nei servizi "Frecce", vi sono stati 207 casi di fermate straordinarie per coincidenza/riprotezione dei clienti derivanti da gestione anormalità o circolazione perturbata. Le fermate straordinarie sono valutate in funzione ai tempi di arrivo alla prima località di servizio utile ed in relazione alla fermata per servizio commerciale. Nelle condizioni generali di trasporto, in conformità al regolamento europeo 782 del 2021, è indicato che, nel caso in cui l’arrivo alla destinazione finale sia previsto con un ritardo superiore a 60 minuti, qualora il viaggio non risulti più utile ai fini del programma originario di viaggio, il passeggero ha diritto al rientro al punto di partenza o ad altra località intermedia di sua scelta.
Quando sussistono particolari esigenze quali, ad esempio di emergenza, di ordine pubblico, tale richiesta viene valutata caso per caso e, in relazione ai possibili impatti sulla circolazione e sui passeggeri, si dà o meno la concessione a procedere. In questo caso specifico, inoltre, la circostanza di effettuare una fermata straordinaria presso la stazione di Ciampino veniva comunicata a tutti i passeggeri a bordo treno tramite un annuncio audio. Il treno era stato deviato sulla linea Roma-Napoli via Cassino per problemi sulla linea AV. Dopo la partenza è stato fermato a Casilina insieme ad altri treni per circa 27 minuti a causa di rallentamenti in linea dovuti ad un treno-merci. A questo punto la sala operativa di Trenitalia ha richiesto al Centro di coordinamento della circolazione di Rfi la fermata straordinaria presso la successiva stazione di Ciampino, all’altezza della quale il treno si trovava.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.