È bufera sull'iniziativa della Regione Liguria, presieduta da Giovanni Toti, che prevede un aumento dei prezzi dei biglietti ferroviari da e per le Cinque Terre. Il direttivo del Parco ed i sindaci Emanuele Moggia (Monterosso), Francesco Villa (Vernazza) e Fabrizia Pecunia (Riomaggiore) hanno bocciato la proposta e chiesto un incontro urgente. Dito puntato contro l'assessorato ai Trasporti ed al turismo, guidato da Augusto Sartori.
"Aumentare eccessivamente le tariffe del Cinque Terre Express per l'intera stagione non colpirebbe tanto il turismo 'mordi e fuggi' quanto quello che sceglie le Cinque Terre come destinazione. Ad oggi il 40% dei visitatori accede al nostro territorio acquistando una card multiservizio del Parco. Grazie al recente protocollo siglato con Trenitalia, maggiori risorse potranno essere destinate ai Comuni del Parco per la gestione dei flussi", spiega Donatella Bianchi, presidente del Parco.
Dal prossimo anno infatti è previsto un rincaro del +50% sui biglietti ferroviari acquistati da non residenti per corse nel periodo marzo-novembre. Contrari i sindaci delle Cinque Terre ed i dirigenti del Parco omonimo, che chiedono: "Regolamentare i flussi con sistemi di prenotazione tramite app, senza aumentare i prezzi dei biglietti". Ma per Toti e Sartori "le preoccupazioni del Parco sono basate su presupposti ideologici e politici". Ma il Parco, che ha investito 2,5 milioni di Euro per potenziare l'accoglienza turistica continua la sua lotta con i sindaci.