Prosegue senza sosta l'attività svolta dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) e dalle "Fiamme Gialle" al fine di contrastare il traffico di sostanze stupefacenti al confine con la confederazione elvetica.
Nei giorni scorsi, funzionari dell'Adm e militari della Guardia di Finanza in forza al Gruppo Ponte Chiasso hanno effettuato un controllo nei confronti di un cittadino nigeriano presso il valico autostradale di Brogeda, a bordo di un bus proveniente da Amsterdam e diretto a Milano.
Il forte stato di agitazione del passeggero all’atto dei controlli di rito induceva i militari ad approfondire le verifiche sul bagaglio personale portato al seguito.
Grazie all'infallibile fiuto dell'unità cinofila antidroga "Caymon", in forza al Gruppo Ponte Chiasso, sono stati rinvenuti all’interno del citato bagaglio 25 ovuli contenenti polvere bianca che il soggetto aveva già espulso durante il tragitto; da successivi accertamenti si è appurato che la sostanza contenuta era cocaina.
Per tale motivo, il soggetto è stato tratto in arresto per la violazione prevista e punita dall’articolo 73 del DpR 309/1990, fatta salva la presunzione di innocenza fino alla conclusione del relativo procedimento. Nel corso dell’attività, al fine di verificare l’ulteriore presenza di corpi estranei, il soggetto è stato condotto presso il presidio ospedaliero “Sant’Anna” per essere sottoposto ad approfonditi esami radiologici, all’esito dei quali risultava avere “in corpore” ulteriori 49 ovuli della medesima sostanza.
La cocaina, contenuta in 74 ovuli per complessivi 821,44 grammi, è stata sottoposta a sequestro ex-articolo 354 cpp ed il soggetto tradotto presso la casa circondariale di Como-Bassone.
L'attività di servizio si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dalla Guardia di Finanza presso i valichi di confine, a presidio della legalità e per il contrasto al fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti.