La Commissione europea ha aperto un confronto sulla lotta per combattere l’evasione portuale e proteggere i porti di trasbordo del Vecchio continente dalla concorrenza degli scali extraeuropei. In particolare si dovrebbe estendere la direttiva Ets (Emissions Trading System) sulle emissioni nocive ad alcuni hub marittimi del Nord-Africa, non soggetti a tassazione per le attività inquinanti. Una mossa che tutela soprattutto i porti della Penisola.
"La cosiddetta regola della 300 miglia prevede la redazione di una lista di porti di trasbordo di Paesi extra-europei che saranno soggetti ad Ets, parificandoli ai porti europei. L’atto già include East Port Said in Egitto e Tanger Med in Marocco. Continuiamo a lavorare con i sindacati, le autorità portuali ed istituzioni al fine di risolvere appieno la questione", afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno.
"Occorre serietà e responsabilità per lavorare insieme a soluzioni reali volte a salvaguardare i lavoratori, garantire la competitività europea e lo sviluppo economico del Mezzogiorno". Per questo "ho incontrato ieri i rappresentanti di Assarmatori a Bruxelles per ascoltare ed affrontare insieme il problema, così come in precedenza ho fatto a Gioia Tauro con i sindacati, le parti sociali ed il presidente dell’autorità portuale dei Mari Tirreno meridionale ed Ionio" Andrea Agostinelli "al fine di sciogliere i rimanenti nodi".