Sviluppi in seguito alla segnalazione presentata al Consiglio regionale della Liguria e relativa alle concentrazioni di ossidi e biossido di azoto nelle aree limitrofe ai porti, nello specifico a La Spezia. Gli assessori alla Salute e all'Ambiente della Regione Angelo Gratarola e Giacomo Giampedrone evidenziano che "è in corso l'aggiornamento del piano di risanamento e tutela della qualità dell'aria per stabilire misure aggiuntive a quelle già pianificate, ma possiamo dire che sulle aree portuali di Genova e La Spezia è già in corso un progetto di monitoraggio a cui Regione Liguria partecipa con la possibilità di sviluppare un'analisi epidemiologica". Emerge anche che "i limiti di riferimento per la protezione della salute a La Spezia sono ampiamente rispettati".
L'Ente regionale ha preso infatti parte al progetto Pnc ambiente e salute nelle città portuali, che ha il compito di stimare l'impatto di uno scalo sulla salute di città e residenti. Questa operazione è possibile grazie all'uso di dati di esposizioni ad alta risoluzione geografica. In Liguria l'area pilota è stata individuata nella città di Genova, ma già all'avvio del progetto "è stata valutata positivamente la necessità di estendere le azioni anche ad altre realtà portuali liguri, in particolare a La Spezia, dove sono già in corso approfondimenti sul monitoraggio ambientale da parte di Arpal". Inoltre, "al termine di questa fase di monitoraggio ambientale in corso si potrà valutare la possibilità di effettuare un'analisi epidemiologica per conoscere gli impatti sulla salute della popolazione esposta ed applicare eventualmente le misure che emergeranno anche dal progetto Salpiam".