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Auto elettrica: come variano i tempi di ricarica

Non solo potenza colonnine, contano anche batteria e veicolo

Se c'è un fattore che ostacola una maggiore diffusione delle auto elettriche, soprattutto in Italia, questo è il tempo di ricarica delle vetture. La durata varia a seconda del tipo di colonnina, delle performance della batteria del mezzo, della capacità di trasmissione di corrente elettrica (misurata in kWh). Dunque, avere infrastrutture di rifornimento più potenti significa dimezzare i tempi della sosta in attesa che la batteria del veicolo sia carica. 

Per esempio, se il pacco batterie dell'auto ha una capacità massima di 50 kWh, l'automobilistica che si ferma a ricaricare l'auto presso una colonnina rapida da 50 kW dovrà attendere circa un'ora, mentre se connette lo spinotto alla wallbox da 11 kW installata nel suo garage allora impiegherà quattro ore e mezza. Se si connette la vettura ad una infrastruttura di potenza superiore (150 kW, 200 kW, 350 kW) dovrà aspettare sempre un'ora. Invece, con wallbox domestiche poco potenti potrebbero servire anche 25 ore per una ricarica completa. 

In ogni caso, il tempo necessario per la ricarica dipende anche dalle caratteristiche della vettura di supportare un certo livello di potenza di corrente (alternata, monofase o trifase, e corrente continua), che spazia dai 3,6 kW ad oltre 270 kW. Detto questo, occorre mantenere la batteria tra il 20 e l'80% del livello di ricarica, per preservare la solidità e le prestazioni a lungo termine.

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