L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, presieduta da Mario Sommariva, ha stimato in poco meno di 170 milioni di Euro la cifra necessaria per il rilancio infrastrutturale dello scalo di La Spezia (Liguria) e di quello di Marina di Carrara (Toscana). L'ammontare in denaro è stato messo nero su bianco nella relazione tecnica del bilancio di previsione 2024, che dovrà essere approvato il 30 ottobre 2023.
L’analisi economica contempla i lavori sulle banchine, la manutenzione, le ristrutturazioni, lo sviluppo degli scali rispettoso dell'ambiente. Sono 47 gli interventi che dovrebbero vedere la luce da qui al 2026. Gli investimenti del piano triennale per il porto di La Spezia sono ambiziosi: fra questi i 7 milioni di Euro per la manutenzione della banchina Paita, gli 1,4 milioni per l’adeguamento della galleria subalvea.
I lavori più onerosi, sempre a La Spezia, riguarderanno il dragaggio del terzo bacino portuale che ha un costo stimato di 40 milioni di Euro. Prevista anche una spesa di 6 milioni per la mitigazione del rischio idraulico del Fosso Melara, 5 milioni per la rifunzionalizzazione dell’edificio ex-Dogane di Largo Fiorillo, 2,5 milioni per la ristrutturazione dei fabbricati sulla banchina Thaon de Revel, altri 500.000 per la ricostruzione del ponte di Pagliari.