Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, incontrerà oggi i vertici della società di navigazione Mediterranean Shipping Company (Msc). L'obiettivo dell'incontro è quello di capire il futuro del settore crocieristico in città, considerate le vedute divergenti: la compagnia punta alla realizzazione di un hub dei viaggi sul molo Clementino, mentre il primo cittadino vuole rivederne il posizionamento. Timore fra i portuali per un mancato accordo.
"Se Msc lascia il nostro scalo è una brutta notizia per molti. Speriamo non succeda, ma non mi meraviglierei che accada. La mia preoccupazione, condivisa con tanti altri, riguarda il calo di lavoro ulteriore all'interno del porto e le possibili conseguenze occupazionali e non solo in futuro". Inoltre, il "progetto del molo per le navi da crociera era andato molto avanti, le fasi propedeutiche erano concluse. Adesso le istituzioni puntano alla 'penisola', ma a differenza del molo, per quell'opera esiste solo un disegno", spiega un operatore portuale, intervistato dal quotidiano "il Resto del Carlino".
Il rischio di un addio da parte della compagnia Msc è ritenuto concreto. Abbandonare il progetto dell'hub Msc, iniziato prima dell'emergenza pandemica, da molti non è visto in maniera favorevole. Il gruppo crocieristico potrebbe infatti lasciare Ancona ed optare per un altro scalo dell'Adriatico: quello emiliano di Ravenna è in pole position. Al porto marchigiano temono quindi di veder passare un treno che poi sarebbe difficile riprendere.