Improbabile un malore. È l'esito dell’autopsia sul corpo di Alberto Rizzotto, l’autista del pullman precipitato la sera del 3 ottobre da un cavalcavia che collega Mestre a Marghera. A bordo c'erano decine di turisti, 21 le vittime. Esclusa l'ipotesi che il conducente abbia avuto problemi di salute, in molti puntano adesso il dito contro il vecchio guardrail costruito negli anni '60, ma potrebbe esserci anche un possibile guasto al mezzo.
Intanto ci sono i primi tre indagati nell’inchiesta. Il primo è l'amministratore delegato della società di trasporto La Linea, Massimo Fiorese, 63 anni. A questo si aggiungono due tecnici comunali: Roberto Di Bussolo ed Alberto Cesaro, rispettivamente dirigente del settore Viabilità, mentre il secondo è responsabile del Servizio manutenzione.
Dall'esito delle analisi autoptiche ed in attesa delle perizie tecniche, resta in piedi, almeno per ora, l'ipotesi di un guasto meccanico, spiega oggi il quotidiano "Corriere del Veneto". Prospettiva che però dovrà accordarsi con la dinamica dell’incidente ricostruita dalle telecamere di sicurezza, che hanno ripreso l'autobus E-12 Yutong mentre precipitava improvvisamente dal cavalcavia.