“La Fondazione del Trenino verde partirà il primo gennaio, con i sindaci protagonisti, dando seguito a quanto approvato in Consiglio regionale nel collegato alla finanziaria. Stiamo attivando proprio in queste ore tutte le procedure per adottare lo Statuto e compiere gli atti amministrativi che consentiranno finalmente al Trenino verde di avere una gestione partecipata dai territori e con l’operatività dell'Arst dedicata al servizio di trasporto”, ha annunciato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, nel corso di un incontro con i sindaci della rete del Trenino verde che si è tenuto venerdì mattina a Cagliari.
“Non ci sono mai stati così tanti interventi sull'infrastruttura come quelli realizzati quest’anno”, ha aggiunto l’assessore. “Ricordo i 62 milioni di lavori in appalto e 13 già affidati e quasi conclusi di manutenzioni ordinarie. È una rete complessa, la più grande rete storica d’Europa e rappresenta uno straordinario patrimonio da valorizzare. Per quanto riguarda il materiale rotabile, l’ingresso dei nuovi treni Stadler sul trasporto pubblico locale gestito dall’Arst ci consentirà di mandare in revamping delle carrozze fino a oggi utilizzate nei collegamenti del trasporto pubblico e di avere così a disposizione mezzi e strumenti per far crescere e sviluppare quel potenziale in chiave turistica che il Trenino verde rappresenta”.
La Fondazione “Trenino verde storico della Sardegna” nasce per “tutelare, recuperare, valorizzare e promuovere – a scopo turistico, culturale e di promozione delle zone interne– la rete infrastrutturale ferroviaria turistica ed i relativi rotabili storici, attraverso la realizzazione di un sistema di gestione efficiente e partecipato, condiviso dagli Enti locali”. Le linee del Trenino verde sono quattro, per un totale di 437 chilometri: Mandas-Arbatax (158 km), Isili-Sorgono (82 km), Macomer-Bosa (48 km) e Sassari-Tempio-Palau (149 km).
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