Il comitato cittadino "Torino Respira" ha criticato la decisione della Regione Piemonte di bloccare la circolazione urbana delle auto diesel Euro 5 nel periodo compreso tra il 15 settembre 2023 ed il 15 aprile 2024. Una decisione che si applica nel capoluogo ed in diversi altri comuni. Lo ha determinato una delibera del 2021, voluta dalla Giunta del presidente Alberto Cirio, per anticipare la stretta sui veicoli inquinanti, inizialmente prevista per il 2025.
"Anziché portare avanti politiche efficaci di riduzione del traffico privato, di sostegno al trasporto pubblico ed alla mobilità sostenibile e di transizione ad una gestione sostenibile dell'agricoltura, chi governa ed ha governato in passato la Regione ha sempre guardato altrove", si legge in una nota del comitato.
"Se la rabbia dei cittadini è comprensibile, non lo sono per niente le dichiarazioni di assessori e ministri responsabili di queste decisioni, che si difendono dicendo che 'è colpa di Bruxelles' e che la misura va eseguita perché 'ce lo chiede l'Europa'. Queste posizioni cercano soltanto di nascondere il fallimento quasi ventennale delle politiche di riduzione dell'inquinamento dell'aria".
Il comitato conclude: "Decisioni come questa però pesano soprattutto sui cittadini economicamente più deboli, che spesso vivono anche nei luoghi serviti peggio dal trasporto pubblico" e per questo motivo "non possono arrivare all'improvviso ma devono essere spiegate bene ed accompagnate da misure di sostegno per evitare che consolidino sentimenti contrari ad una transizione ecologica sempre più indispensabile ed urgente".