È boom di passeggeri sulla linea ferrovia Verona-Legnago-Rovigo. Gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti sono saliti a 814.000 Euro, in aumento del +41% rispetto allo scorso anno (erano stati 574.000 Euro), con un numero di ticket venduti in carrozza salito da 73.600 a 98.100 Euro, con un balzo da 26.550 a 37.161 utenti. Si tratta di una performance che induce ottimismo, tanto che le corse saliranno dalle attuali 33 a 42 dopo la pausa estiva.
"Sono già state avviate attività importanti che modificheranno radicalmente la qualità del servizio offerto. A gennaio è prevista la consegna di due nuovi treni ibridi che potenzieranno la flotta tra Verona, Rovigo e Chioggia", ha spiegato Marco Grandi, presidente della compagnia Sistemi Territoriali, che garantirà il servizio anche nei mesi di settembre ed ottobre.
Infatti, Regione Veneto ha assegnato la gestione della tratta a Trenitalia (Gruppo ferrovie dello Stato italiane) fino al 2032. Decisione contro cui ha presentato ricorso la compagnia ferroviaria Arriva Rail Italia. Per cui si attende il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Venezia. Insomma, nonostante il servizio di trasporto ferroviario avvenga lungo un binario unico lungo 95 km (motivo per cui il report "Pendolaria" di Legambiente colloca la tratta tra le 10 peggiori linee d'Italia), la Verona-Legnago-Rovigo-Chioggia interessa a molti.