Quattro autovelox distrutti in due mesi; accade lungo le strade della provincia di Rovigo, nella zona del Polesine. Si tratta di impianti per il controllo elettronico della velocità che erano montati su pali di acciaio posizionati ai lati della carreggiata. Secondo una prima ricostruzione questi sono stati segati alla base con un flessibile nelle ore notturne e fatti poi sparire.
Il primo caso di autovelox distrutto è stato registrato nella notte tra il 18 e 19 maggio scorsi lungo la strada statale 16 a Bosaro. Poi alla fine dello stesso mese è stato segato un palo sulla strada regionale 482, presso il comune di Giacciano con Baruchella. Il 19 luglio poi è stato fatto sparire nuovamente l'autovelox appena rimontato a Bosaro. L'ultimo caso nei giorni scorsi lungo la strada provinciale 46 in località a Mazzorno Destro, a Taglio di Po.
I Carabinieri hanno avviato le indagini a carico di ignoti. Si suppone comunque che si tratti di atti di ritorsione per le multe subite da parte di uno o più automobilisti, ma non si esclude il semplice atto vandalico. In allarme i sindaci dei Comuni che gestiscono gli impianti autovelox, grazie a cui incassano le somme derivanti delle contravvenzioni.