Un’intensa attività di Pg delegata dalla Procura della Repubblica di Trento all’Ufficio delle dogane di Trento ed alla Polizia di Stato, condotta attraverso l’utilizzo di diverse tecniche investigative, ha permesso di sgominare un’associazione a delinquere, ex-articolo 416 cp, finalizzata alla sottrazione del pagamento delle accise dovute sulla commercializzazione di prodotti energetici per autotrazione in violazione dell’articolo 40 c. 1 lettera b) e comma 4 DLgs 504/95.
Per la realizzazione della frode, l’associazione criminale, per il trasporto dei prodotti energetici, si è avvalsa di automezzi con targa estera che, una volta introdotti nel territorio italiano, venivano trasbordati su autocisterne italiane per poi essere commercializzati in totale evasione di imposta.
L’analisi delle diverse fasi salienti, attuate dall’associazione criminale, ha permesso di stabilire come il “modus operandi” adottato fosse standardizzato. Nello specifico tale attività illecita è stata messa in atto per ben 41 volte.
Al termine dell’attività investigativa, i funzionari appartenenti al Reparto antifrode dell’Ufficio delle dogane di Trento hanno redatto, nei confronti dei sedici soggetti coinvolti a vario titolo, un processo verbale per la costatazione dell’accisa evasa corrispondente a 997.754,83 Euro e della relativa Iva pari a 219.506,06 Euro.
Il verbale, debitamente notificato ai residenti sul territorio italiano, è stato tradotto in lingua inglese e notificato per mezzo di “Raccomandata estera” anche ai soggetti coinvolti residenti all’estero.