Partirà presto la trattativa fra il Governo Meloni ed il Gruppo Toto, controllore della società Strada dei Parchi che fino a luglio 2022 aveva in concessione l'arteria di grande comunicazione Roma-L'Aquila (ossia le autostrade A24 ed A25). La gestione le era stata revocata ed affidata alla società Anas. Adesso, dopo le sentenze del Tribunale de L'Aquila e di quello di Teramo, tutto cambia.
I giudici hanno stabilito che la revoca della concessione da parte del Governo è stata immotivata. Sono infatti risultate infondate le accuse di inadempimento e frode in pubbliche forniture. Lo Stato adesso rischia 2,4 miliardi di Euro come maxi-risarcimento alla società Strada dei Parchi. Inoltre, le due sentenze aprono una questione delicata sulla gestione dell'infrastruttura. Lo Stato deve ora avviare una trattativa per risparmiare.
Dalle carte degli avvocati Massimo Bottari, Daniele Vattermoli e del commercialista Temistocle Vellutini, nominati commissari di Strada dei Parchi quando fu dichiarata insolvente, "risulta difficile individuare un comportamento censurabile da parte della società, la cui crisi è imputabile ai 'turbolenti' rapporti con l'ente concedente e, soprattutto, all'interruzione 'brutale' della concessione autostradale.
In tribunale il Gruppo Toto aveva spiegato che nei 12 anni di durata della concessione delle autostrade A24 ed A25 (tra il 2008 e il 2019) le manutenzioni effettuate risultavano pari al 111,9% di quanto programmato, salite al 214% nel 2020 e al 296% nel 2021. Tutte opere di manutenzione approvate dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Per tale motivo il Gruppo Toto si è difeso parlando di un'accusa infondata, come riconosciuto dal tribunale de L'Aquila.