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Trasporto pubblico, al via rete centri intermodali passeggeri della Sardegna

Punta ad una gestione unitaria di tutte le infrastrutture

Per migliorare i servizi del trasporto pubblico locale la Regione mette in rete i centri intermodali passeggeri della Sardegna e le stazioni ferroviarie dell’Arst e punta ad una gestione unitaria di tutte queste infrastrutture. È quanto prevede una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Antonio Moro.

“I centri intermodali –spiega Moro– costituiscono non solo luoghi fisici di scambio della modalità di trasporto pubblico, ma spesso anche portali di primo accesso da parte dell’utenza ai servizi. Sarebbe quindi opportuno definire una loro gestione opportunamente integrata dall’offerta di servizi ulteriori strettamente connessi con le elevate frequentazioni dell'utenza garantendo anche un adeguato livello di sicurezza per i passeggeri e una corretta accessibilità per gli utenti a mobilità ridotta”.

L’assessore dei Trasporti ricorda anche che in Sardegna sono presenti altre infrastrutture che, anche se non ricomprese nel programma regionale di realizzazione dei centri intermodali, possono essere integrate in una rete di centri intermodali, perché svolgono funzioni del tutto analoghe. Sono le stazioni ferroviarie della rete Arst (come Tempio, Senorbì, Mandas, Alghero, Bosa), nelle quali sono presenti servizi su gomma, in integrazione con i servizi ferroviari gestiti dalla stessa Arst.

Ecco perché, secondo l’assessore, c’è bisogno di “una gestione unitaria di queste infrastrutture, per conseguirne un’ottimale gestione in termini di servizi e qualità dell’offerta. Queste finalità potrebbero essere perseguite anche con l'interessamento dell’Arst, operatore di trasporto pubblico locale costantemente interessato dai servizi resi nei centri intermodali e nelle stazioni regionali”. 

Moro darà pertanto incarico all’Arst di elaborare, senza oneri a carico del bilancio regionale, “uno studio che analizzi dal punto di vista normativo, economico-finanziario nonché operativo, la fattibilità dell’affidamento a uno specifico soggetto giuridico della gestione della rete dei centri intermodali e delle stazioni regionali di trasporto pubblico locale”.

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