L’Autorità di regolazione dei trasporti (Art), a conclusione del procedimento avviato il 27 gennaio scorso con delibera n. 11/2023, ha approvato la revisione dei criteri Art per la determinazione dei pedaggi di accesso ed utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria e dei corrispettivi per i servizi ivi forniti, precedentemente stabiliti con delibera n. 96/2015.
"La nuova regolazione –ha dichiarato il presidente, Nicola Zaccheo– oltre che adeguarsi al mutato contesto normativo e di mercato e ad estendere l’ambito di applicazione alle infrastrutture ferroviarie regionali interconnesse con quella nazionale, imprime un deciso cambiamento nel governo della rete ferroviaria nazionale, creando le condizioni per un significativo incremento della performance e l’ottimizzazione dei livelli di servizio resi da tutte le diverse componenti della filiera produttiva del trasporto ferroviario, che ricomprende, in primis, i gestori delle infrastrutture, oltre alle imprese ferroviarie ed ai gestori degli impianti di ultimo miglio".
In particolare, le misure approvate introducono nuovi criteri di determinazione dei pedaggi di accesso ad infrastrutture ed impianti e dei corrispettivi dei servizi ivi forniti, caratterizzati da una sinergica correlazione ai criteri di allocazione della capacità ed ad obiettivi prestazionali dei gestori, da determinarsi con specifico provvedimento. Tale correlazione costituisce condizione essenziale per un utilizzo ottimale dell’infrastruttura, avendo particolare riguardo alle condizioni di saturazione che caratterizzano molte tratte della rete nazionale e valorizzando le caratteristiche vocazionali delle diverse tipologie di linee. La delibera mette in condizione il gestore Rfi (Rete ferroviaria italiana) di riorganizzare l’offerta dei servizi sulla propria rete privilegiando qualità e puntualità, con particolare riferimento ai nodi urbani e di conseguenza anche a beneficio dell’utenza pendolare.
Con specifico riferimento ai livelli di servizio del trasporto, l’aggiornamento della regolazione è orientato ad un significativo miglioramento degli standard di esercizio del gestore dell’infrastruttura nazionale, attraverso criteri tariffari che incentivano l’incremento della qualità complessiva del servizio offerto, oltre che della velocità commerciale dei servizi di trasporto ferroviario.
Le nuove misure di regolazione assicurano, infine, maggiore efficienza ed efficacia nel rispetto dei principi di trasparenza, correlazione ai costi, equità e sostenibilità dei livelli tariffari per il mercato, prevedendo il ricorso ad avanzati modelli econometrici e di ingegneria dei costi, a modelli previsionali dell’elasticità della domanda di capacità infrastrutturale e modelli previsionali dei volumi di traffico ferroviario sul sistema ferroviario nazionale, tenendo adeguatamente conto dei livelli di offerta e domanda che caratterizzano le altre modalità di trasporto in seno al sistema nazionale dei trasporti.