Francia, Italia, Repubblica ceca, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia dicono no all'entrata in vigore dei nuovi limiti sulle emissioni di gas nocivi nel settore automotive. Si tratta del nuovo regolamento Euro 7 che dovrebbe essere autorizzato nel 2025. Questi otto Paesi sostengono che gli obiettivi posti dai 27 Stati membri siano eccessivamente ambiziosi e dunque irrealistici da soddisfare per le case automobilistiche.
Tra le Nazioni più critiche ci sono la Repubblica ceca e l'Italia. Il Governo Meloni si è detto da sempre vicino alle grandi industrie automobilistiche, molte delle quali vorrebbero rimandare l'introduzione dell'Euro 7. Il marchio ceco Skoda ha avvertito che l'entrata in vigore di tali norme, definite come "inutili" dall'amministratore delegato del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares, porteranno alla perdita di 3000 posti di lavoro. Insomma, a Bruxelles si continuerà a discutere per trovare un equilibrio su questa nuova misura.