Dopo la fiducia incassata lunedì, arriva il via libera della Camera dei deputati al decreto che definisce l'assetto della società Stretto di Messina (Sdm). Voti a favore 182, i no 93, un astenuto. Si tratta di una mossa fondamentale che riavvia le attività di programmazione e progettazione del sogno infrastrutturale più importante degli ultimi decenni: il ponte stradale-ferroviario sullo stretto che dovrebbe mettere in comunicazione la Regione Sicilia con la Calabria.
Il "ponte sullo stretto, fiducia approvata dalla Camera. Dopo cinquant'anni di chiacchiere, si passa finalmente ai fatti per unire e modernizzare il Paese", ha scritto sulla sua pagina ufficiale nel social network Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri del Governo Meloni.
Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Tra le soluzioni previste, il testo interviene sull'assetto della società Stretto di Messina: la quota di maggioranza (51%) spetterà al ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), mentre quella restante a Rete ferroviaria italiana (Rfi), Anas ed alle due Regioni. Attribuita al Mit l'attività di indirizzo e vigilanza, con la possibilità di nomina di un commissario. Costo complessivo dell'opera indicato in 13,5 miliardi di Euro.