L’estate si avvicina. Milioni di automobilisti con le proprie famiglie si riverseranno sulle principali arterie di comunicazione del Belpaese per raggiungere le ambite mete di vacanza a Nord ed a Sud. Per loro viaggiare in autostrada quest'anno costerà di più, a causa dell'ennesimo rincaro dei pedaggi che entrerà presto in vigore. I mesi caldi sono alle porte, ma si preannuncia già l'inferno per il portafoglio dei consumatori.
I costi dei servizi rischiano di aumentare a causa delle perdite che continuano a subire i concessionari autostradali. Nonostante il livello della circolazione sulla rete sia tornato ai livelli pre-covid, i fatturati delle principali società di gestione registrano una diminuzione media del 10-15%. A determinare in parte questa perdita sono i costi elevati delle concessioni e gli oneri per i servizi di pubblica utilità, che gravano pesantemente sui bilanci.
A preoccupare ulteriormente i rappresentanti del settore c'è la delibera 1/2023 dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) che si è pronunciata di recente sull'auspicato ampliamento della concorrenza, tramite nuovi bandi di gara sulle concessioni autostradali. Le associazioni di settore sono insorte e chiedono una maggiore interlocuzione da parte del Governo. Anche perché eventuali ripercussioni saranno ancora una volta a discapito degli automobilisti.