I funzionari dell’Ufficio delle fogane di Viterbo, congiuntamente ai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, nell’alveo della collaborazione tra i due Enti, consolidata dal protocollo d’intesa sottoscritto in data 3 aprile 2023, per mezzo di mirati interventi operati in provincia negli ultimi giorni, hanno eseguito un’attività di controllo nel settore delle accise scoprendo varie irregolarità amministrative e penali inerenti ingenti quantitativi di gasolio, non a norma, pronti per essere immessi in consumo.
L’attività ispettiva, realizzata dai funzionari dell’Ufficio delle dogane di Viterbo e dai i militari del Corpo della Guardia di Finanza, congiuntamente ai funzionari del Laboratorio chimico di Roma con l’ausilio del laboratorio mobile dell’Agenzia equipaggiato di strumentazione tecnico-scientifica all’avanguardia, ha interessato un deposito e quattro distributori ubicati sul territorio oltre al controllo di varie autocisterne in transito nei principali snodi stradali del comprensorio provinciale.
La tempestività del controllo, con campionamento del prodotto petrolifero e successiva, immediata, analisi speditiva da parte dei funzionari del Laboratorio chimico di Roma, ha consentito di determinare, direttamente nel corso delle operazioni, le specifiche fiscali nonché le caratteristiche merceologiche e ambientali del carburante prelevato.
Nel corso dell’attività di controllo, presso due distributori ed all’interno di un’autocisterna, sono stati rinvenuti complessivi litri 30.626 di gasolio non a norma destinati alla vendita. Il carburante non a norma è stato posto sotto sequestro al fine di evitarne la commercializzazione a danno degli utenti.
All’esito dell’attività, ferma restando la presunzione d’innocenza fino al compiuto iter processuale giudiziario, tre soggetti sono stati segnalati alla competente Autorità giudiziaria per i reati di cui all’articolo 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio).
Durante le operazioni congiunte, presso due distributori stradali, sono state accertate violazioni di tipo amministrativo, relative all’esatta rispondenza tra quantità erogata e quella certificata dall’erogatore, che hanno superato i limiti di tolleranza ammessi dalla normativa in vigore.
La sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli prosegue, su tutto il territorio provinciale, al fine di accertare la conformità e la legittima provenienza degli idrocarburi a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini.