Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) ha pubblicato in questi giorni il decreto con le linee-guida per l'attuazione della riforma delle concessioni portuali. Il Governo italiano conclude così il lavoro per lo sblocco della terza rata da 1,9 miliardi di Euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Entro la settimana Bruxelles riceverà le carte da Roma, fiduciosa di ottenere il via libera finale dall'Unione europea ai primi di maggio.
Il nuovo decreto prevede che la durata delle concessioni sia commisurata agli investimenti progettati. Un sistema che cerca di risolvere la querelle in atto. Le concessioni non saranno uguali per tutti, ma saranno misurate sulla base del valore di attualizzazione degli investimenti proposti, in un meccanismo che in pratica allungherà in calendario in proporzione allo sforzo economico dell'aspirante concessionario.
Inoltre, il decreto chiarisce che in questo meccanismo l'Autorità di regolazione dei trasporti avrà un ruolo centrale nella predisposizione del piano economico-finanziario, potendo anche dare un parere preventivo ai documenti con le candidature. Una mossa che piacerà di sicuro a Bruxelles.