L'amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi, ha comunicato che, nonostante il verdetto perdente al Tribunale di Milano, andrà avanti sul ricorso contro il concordato fra Moby e Compagnia italiana di navigazione, che in caso di via libera prevede l’ingresso del Gruppo Mediterranean Shipping Company (Msc) nel capitale delle società Moby, conl il 49% di quota capitale.
"Se da un lato c’è il discorso fallimentare, dall’altro non bisogna dimenticare che sono state accertate condotte penalmente rilevanti e ci sono due procure sul caso. Dopodiché l’operazione configura un grande problema di concorrenza ed è per questo che abbiamo già intrapreso iniziative innanzi l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) e l’Autorità di regolazione dei trasporti (Art). Basti pensare proprio a quanto succederà proprio qui nel porto di Genova, dove tutti i traghetti saranno in mano ad un unico soggetto, dato che a noi non li fanno fare", ha affermato Grimaldi.
Il riferimento è al diniego, da parte della locale Autorità di sistema portuale, al traffico di passeggeri presso il terminal San Giorgio di Sampierdarena di Genova, nonché il previsto trasferimento dei depositi chimici di Superba (e forse Carmagnani) sugli oltre 80.000 mq di ponte Somalia. Temi di cui Grimaldi ha parlato in questi giorni a Genova, durante un convegno organizzato dall’ex-presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, alla presenza di istituzioni locali e rappresentanti di settore.