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Ad Fs (Ferraris): "Completato 83% scavo per terzo valico dei Giovi"

“In Liguria 13,4 miliardi di investimenti ferroviari in corso”

“Abbiamo raggiunto l’83% di avanzamento dei lavori dello scavo del Terzo valico dei Giovi e puntiamo a completarlo entro il 2025 per passare subito dopo alle fasi di preparazione, collaudo ed attivazione”. L’amministratore delegato del Gruppo Fs Luigi Ferraris ha fatto il punto sull’avanzamento dei lavori del terzo valico dei Giovi, in occasione dell’evento “Ports Of Genoa: il potenziamento in corso del trasporto ferroviario merci” tenutosi nel capoluogo ligure. 

“Sulla Liguria ci sono 13,4 miliardi di investimenti ferroviari in corso”, ha dichiarato nel suo intervento, sottolineando l’importanza del potenziamento infrastrutturale del terzo valico dei Giovi sia per aumentare la competitività dei porti di Genova, che per migliorare la qualità della vita dei cittadini e del territorio, vista la diminuzione della quota del trasporto su strada a favore della ferrovia.

Luigi Ferraris, nel suo discorso, ha infatti evidenziato i numeri del trasporto delle merci del Gruppo Fs che “nel bacino di Genova e Prà il nel 2022 ha movimentato oltre 2,6 Mln di tonnellate di beni con 5500 treni’, corrispondenti al 48,4% del totale dei treni movimentati nel bacino. In particolare, i TEU movimentati sono stati pari a circa 144 mila, con un traffico intermodale pari al 65% dei volumi trasportati”. In totale, il Sistema portuale Mare Ligure occidentale “ha superato nel 2022 i 10 mila treni (+9,7% rispetto al 2021), su cui sono stati trasportati oltre 418mila TEU, arrivando ad una percentuale del trasporto ferroviario sul totale del 16,6% (15,7% nel 2021)”. 

Numeri che, nell’ambito dei dati di traffico dei container e della quota di merci su rotaia sui porti di Genova, sono destinati ad aumentare dopo gli interventi che il Gruppo sta portando a termine, anche grazie al potenziamento dello scalo di Campasso che, secondo quanto dichiarato dall’ad di Fs “sarà il vero e proprio retroporto di Genova per capacità, traffico e complessità di gestione”.

Il terzo valico dei Giovi, dunque, è un’opera strategica dal punto di vista economico ed infrastrutturale e, come ha sottolineato lo stesso Luigi Ferraris, si inserisce in un quadro infrastrutturale europeo più vasto, come quello del corridoio europeo TEN-T Reno-Alpi. “Un corridoio lungo circa 3900 chilometri che, partendo dall’Italia, attraversa la Svizzera, tocca la Francia e prosegue su Germania, Olanda e Belgio. Connette cioè i porti di Genova ai mercati del centro e nord Europa”, ha spiegato l’ad. 

Il tutto promuovendo lo shift modale del trasporto-merci: dalla gomma, alla ferrovia. Anche perché, come in precedenza sottolineato dall'ad durante il Foro di dialogo Italia-Spagna “a livello europeo abbiamo oltre 4 milioni di patentati per i mezzi pesanti, poco meno della metà ha un'età vicina alla pensione. Il numero di patenti rilasciate su base annua è di circa 150 mila. Questo vuol dire che avremmo un'emorragia importante di autotrasportatori che porterà un potenziale traffico incrementale sulla ferrovia”. 

 Tornando sui lavori Ferraris ha sottolineato come oggi il Gruppo Fs è al lavoro “per il raddoppio dei binari esistenti (quadruplicamento) tra Genova-Voltri e Genova-Sampierdarena destinando due binari al traffico metropolitano e regionale e gli altri due ai treni a media e lunga percorrenza e merci. E questo consentirà anche la connessione diretta al Terzo valico dei Giovi per i treni merci originari o destinati al Porto di Genova Pra’. Abbiamo completato lo scavo della nuova galleria Polcevera e sono in corso i lavori di realizzazione degli innesti con le interconnessioni del Terzo Valico, e a Genova Voltri è già stata realizzata la prima fase di potenziamento del fascio merci con la realizzazione di altri due nuovi binari (per un totale di 6 binari) ed il raddoppio del binario di ingresso al terminal di Psa International”.

 Interventi che porteranno i porti di Genova ad essere ancora più attrattivi di quelli del Mare del Nord e che, come sottolineato dal ceo “potranno captare gran parte del traffico commerciale proveniente via mare dall’Estremo Oriente”.

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