La Confederazione dei trasporti e della logistica aderente a Confcommercio sostiene l’azione del Governo sulla questione dei livelli Co2, e dice ‘no’ all'interpretazione restrittiva del concetto di carburanti non inquinanti in termini di emissioni, che la Commissione europea sembra orientata a sposare, prevedendo solo i carburanti sintetici e non i biocarburanti, tra quelli che potranno essere utilizzati anche dopo il 2035 dalle automobili nuove.
“È inaccettabile la posizione di rappresentanti di forze politiche italiane che non si rendono conto ovviamente di generare così condizioni per deprimere l’economia nazionale, rendendosi colpevoli dell’impoverimento dei cittadini e lavoratori. La soluzione proposta e basata sul principio della neutralità tecnologica che il Governo italiano aveva sostenuto da sempre, aveva una logica, in quanto avrebbe coniugato esigenze sociali, economiche ed ambientali. Conftrasporto da oggi intensificherà una campagna comunicativa di sensibilizzazione perché i cittadini italiani nel 2024 si rechino in massa alle urne e puniscano quelle forze politiche che hanno oggi contribuito a creare i presupposti per evoluzioni dannose per l’economia nazionale e per i cittadini", si esprime così Paolo Uggè, presidente della Confederazione dei trasporti che fa capo a Confcommercio.
“Lo grideremo a gran voce: l’ecologismo esasperato è un mantra che sembra sostituirsi ad ideologie sconfitte dalla storia –prosegue il presidente- illudendo i cittadini di fare il loro bene, in realtà si determinano i presupposti per un peggioramento della situazione. Nessuno sembra tener conto che anche quando l’Europa dovesse ridurre la propria quota di emissioni che, non va mai dimenticato, ammonta a quasi l’8%, il livello di inquinamento sarà mantenuto non solo dai Paesi che sono i maggiori responsabili delle emissioni venefiche (Usa, India, Cina ed Africa), ma anche dai processi che sia lo smaltimento delle batterie che la produzione del litio attuerà”.