L'avvento dell'auto elettrica ha fatto nascere un nuovo problema nel settore automobilistico. Per molti veicoli non c'è modo di riparare o valutare i danni alle batterie, anche se leggermente danneggiate dopo un incidente. Questo costringe alcune compagnie assicurative a considerare compromessi i veicoli, determinando quindi un aumento dei costi delle polizze.
La tendenza è tutt'altro che trascurabile. Infatti, i pacchi batteria delle auto dismesse, anche con pochi chilometri, si stanno accumulando nelle discariche di alcuni Paesi. Una situazione tutt'altro che positiva per quella che doveva essere una svolta per l'economia circolare. Gli accumulatori di energia elettrica possono costare infatti decine di migliaia di dollari e rappresentano fino al 50% del prezzo di un veicolo, rendendo spesso anti-economica la loro sostituzione.
Alcune case automobilistiche stanno correndo ai ripari. Per esempio, i Gruppi statunitensi Ford e General Motors hanno affermato di aver reso i pacchi batteria più facili da riparare. L'americana Tesla invece pare abbia preso la strada opposta: secondo gli esperti del settore il nuovo pacco batteria del modello Y avrebbe "riparabilità zero". Il numero di questi casi è in via di aumento. In attesa che si individui una soluzione strutturale gli assicuratori ci hanno messo una pezza. Una toppa che però paghiamo a caro prezzo in termini economici ed ambientali.