Il dibattito sul divieto di vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035 è ancora aperto. Il Governo italiano, sostenuto da Fdi-Ecr, ha espresso un forte no a questa iniziativa, sottolineando come esistano soluzioni alternative più eque ed efficaci per ridurre le emissioni inquinanti.
Dopo le aspre critiche dei ministri italiani e tedeschi, Carlo Fidanza, capodelegazione di Fdi-Ecr e componente della commissione Trasporti del Parlamento europeo, ha annunciato che il via libera (quasi) definitivo allo stop delle auto a benzina e diesel dal 2035 è stato rinviato a venerdì. L'iniziativa della Commissione europea è stata fortemente osteggiata anche da altre parti, come l'industria automobilistica e l'indotto, che temono una forte riduzione della produzione, nonché dai cittadini, che potrebbero trovarsi costretti a rinunciare all'acquisto di un'automobile o a sostituire un veicolo con un'altra a combustibili alternativi, più costosa. È innegabile che sia necessario contrastare l'inquinamento atmosferico, ma le soluzioni proposte devono essere eque e rispettose dei diritti dei consumatori. Per questo motivo Fdi-Ecr chiede il supporto di tutti i Paesi europei per trovare alternative più efficaci che non pongano a repentaglio l'economia e la qualità della vita degli europei.