Sono oltre 60 i corpi dei migranti recuperati lungo le coste calabresi in seguito al naufragio di un barcone avvenuto al largo di Crotone, in Calabria. È il bilancio provvisorio delle vittime di un tragico incidente marittimo avvenuto sul litorale di "Steccato" di Cutro. Tra questi ci sarebbero anche 20 minori deceduti. Il coordinamento della missione di ricerca e soccorso stima che potrebbero essere altre 100 le vittime ancora in mare.
Occorre "un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico", in particolare da parte dell'Unione europea, è l'appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni: "Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di un'immigrazione senza regole". Il Governo italiano "è impegnato ad impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza".
Non c'è ancora un numero attendibile delle persone che erano a bordo del barcone, partito quattro giorni fa dalle coste della Turchia. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180, mentre altri parlano di almeno 250 persone al momento del naufragio. Attualmente recuperati circa 80 superstiti, dei quali 21 trasportati in ospedale, fra i quali uno è ricoverato in gravi condizioni.
Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.