Nel 2022 nonostante le flessioni del mercato auto, l'Italia ha fatto un importante passo avanti nella transizione energetica verso l'elettrificazione, con la quota delle auto ibride che è aumentata fino a raggiungere il 34%.
Tuttavia, la quota di auto elettriche è diminuita del 14,8%, stabilendosi a solo 8,8%. Uno dei principali fattori che ha contribuito a questo calo è l'insufficiente numero di infrastrutture di ricarica, con l'Italia che a fine 2022 contava 33.000 colonnine, posizionandosi al 15esimo posto nella classifica europea. La scarsità delle infrastrutture di ricarica ha anche influenzato l'incremento del parco auto elettrico, con il rapporto dei punti di ricarica per 100 km inferiori alla media europea. Inoltre, Unrae rileva che la mancanza di incentivi adeguati sia un altro importante elemento che ha contribuito al ritardo italiano nella transizione energetica. Per superare questo divario, gli esperti ritengono che sarà importante implementare politiche di sostegno adeguate per incentivare la diffusione di veicoli elettrici e favorire una maggiore diffusione di infrastrutture di ricarica. Potrebbe, inoltre, essere necessario adottare misure volte ad incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti, al fine di ridurre l'impatto ambientale.