La società di gestione dell'aeroporto di Birmingham, nel Regno Unito, ha siglato un accordo con la start-up dell'aviazione anglo-statunitense ZeroAvia, per lo sviluppo di nuove strutture per il rifornimento di idrogeno per aerei. L'obiettivo dell'intesa è quello di introdurre, entro i prossimi quattro anni, i primi collegamenti turistici operati con velivoli a zero emissioni.
"Siamo entusiasti di questa collaborazione nata per creare soluzioni alla sfida principale della nostra generazione: proteggere il futuro del nostro pianeta. In pochi anni potremmo, abbastanza plausibilmente, vedere il primo volo domestico di trasporto-passeggeri, con aereo alimentato ad idrogeno, decollare da Birmingham. È strabiliante", sostiene Simon Richards, Chief Finance and Sustainability Officer della società aeroportuale.
"L'aeroporto di Birmingham può diventare un hub nella rete di voli a zero emissioni del Regno Unito, considerato che qualsiasi destinazione nazionale continentale sarà raggiungibile dallo scalo, utilizzando i nostri primi sistemi nel 2025", ha affermato Arnab Chatterjee, vicepresidente Infrastructure di ZeroAvia.
Lo scalo utilizzerà un'area vicino al terminal in disuso di Elmdon come sito per la creazione delle infrastrutture, e per effettuare i test e le operazioni di rifornimento con idrogeno. L'intesa con ZeroAvia apre la strada alla creazione di una rete di collegamenti turistici, che potrebbe vedere la luce entro la fine del decennio, tra gli scali del Regno Unito: Glasgow, Aberdeen, Belfast, Dublino e Birmingham; per quest'ultima si tratta di un passo importante per diventare un aeroporto a zero emissioni di Co2 entro il 2033.