L'addio ai motori termici deciso dall'Europarlamento ha suscitato preoccupazione tra gli addetti al settore automotive in Italia, con particolare riferimento alla Motor Valley di Modena, una filiera nella quale Modena svolge la funzione di baricentro e comprende non solo imprese manifatturiere, ma anche dell'autoriparazione. La preoccupazione è che la transizione dal termico all'elettrico possa mettere a rischio la competitività del settore automotive europeo, a vantaggio di realtà come la Cina ed altre realtà orientali.
Secondo Stefano Camatti, presidente di Cna produzione Modena, è necessario varare "forti politiche pubbliche, nazionali e locali, per la riconversione delle imprese e degli addetti che domani si occuperanno di auto elettriche. Un obiettivo per il quale è necessaria una massiccia pianificazione formativa ed infrastrutturale".
Gli addetti alla Motor Valley stanno intanto cercando di adeguarsi al cambiamento, con progetti sulla produzione ed utilizzazione dell'idrogeno verde da parte di una rete di piccole e medie imprese. Cna sta inoltre promettendo progetti volti alla formazione, necessari per garantire la qualità dei prodotti realizzati. In conclusione, l'addio ai motori termici deciso dall'Europarlamento rappresenta una svolta epocale per l'automotive europeo ed italiano in particolare. Per garantire il successo della transizione, è necessario che siano varate politiche pubbliche adeguate, accompagnate da una massiccia pianificazione formativa ed infrastrutturale. Solo in questo modo sarà possibile mantenere la competitività del settore automotive europeo nei confronti dei competitori asiatici e statunitensi.