Il Gruppo automobilistico statunitense Ford sta tagliando 3800 posti di lavoro nei suoi stabilimenti in Europa. Il piano di ristrutturazione aziendale interessa in particolare le fabbriche tedesche di Colonia ed Aquisgrana, 2300 dipendenti perderanno il loro impiego. Numerosi i licenziamenti anche nel Regno Unito.
"Le misure annunciate oggi allineano la gestione dello sviluppo del prodotto e le funzioni amministrative di Ford in Europa con un portafoglio che sarà più piccolo, più mirato e sempre più elettrico". Ciò è necessario per ottenere costi competitivi e "per spianare la strada ad un futuro sostenibile e redditizio", ha affermato il manager di Ford Germania, Martin Sander.
È quanto rivela il quotidiano tedesco "Tagesschau", che cita come fonti i manager della società statunitense in Germania. Ad essere licenziati saranno in particolare i lavoratori occupati nel settore sviluppo ed in quello amministrativo. In Gran Bretagna saranno tagliati 1300 posti di lavoro, altri 200 occupati dovranno abbandonare le loro postazioni in altre fabbriche europee.Si tratta di una scelta determinata dalla volontà di trasferire lo sviluppo di alcuni prodotti negli Stati Uniti. Nella delicata transizione industriale dal motore endotermico a quello elettrico, infatti, Ford intende sfruttare gli incentivi del governo americano previsti dalla recente legge Inflation Reduction Act, che mette a disposizione bonus per l'acquisto di vetture prodotte in America.