Sette sigle sindacali di categoria del trasporto aereo hanno incontrato ieri pomeriggio, per la seconda volta in undici giorni, una delegazione del management della compagnia di bandiera ITA Aiways rappresentata al tavolo dall’amministratore delegato Fabio Lazzerini. I rappresentanti dei lavoratori chiedono aumenti salariali e l'applicazione del contratto trasporto aereo. La scelta finale spetta al ministero dell’Economia ed a Lufthansa.
"Il tentativo di sottoscrivere un’intesa nei due incontri di gennaio, del 20 e del 31, è fallito. Dopo aver avviato una procedura di raffreddamento ora chiamiamo in causa il Governo", spiega il segretario di Filt-Cgil, Fabrizio Cuscito. E precisa il segretario Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, aggiunge: "Le posizioni non sono così distanti. Da ITA abbiamo ricevuto dei segnali di apertura che ci lasciano ben sperare".
Spetterà dunque al ministero dell’Economia e delle finanze ed al Gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa, in trattativa esclusiva con il Governo italiano per comprare una quota di minoranza di ITA Airways, definire una politica retributiva che deve essere concordata tra le parti.
Le sette sigle (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta, Anpac, Anpav ed Anp) chiedono al ministero del Lavoro di farsi carico di un tentativo di mediazione. ITA ed i sindacati si rivedranno al ministero tra 10 giorni. Se questo tentativo di mediazione fallirà, allora le organizzazioni proclameranno uno sciopero. La sensazione, però, è che un compromesso sia possibile perché nessuna delle parti, né il Governo e né Lufthansa, cerca lo scontro.
Intanto, Lufthansa e Mef potrebbero terminare la trattativa in esclusiva per la privatizzazione del vettore aereo ITA Airways già nel mese di marzo, siglando un contratto preliminare che prevede la cessione di un quota di minoranza dell'aerolinea tricolore. Ciò consentirà di avviare il rilancio di ITA Airways che potrebbe portare anche al ritorno del marchio Alitalia. È quanto riferisce il quotidiano "Il Corriere della Sera", che cita fonti governative.